domingo, 31 de março de 2013

Buonna Pasqua - Feliz Páscoa!

Gruppos e Blog  do Ale'Italia

sábado, 30 de março de 2013

Torna l’ora legale lancette avanti da questa notte

 
 



La notte di Pasqua si dorme 60 minuti in meno
Torna l’ora legale: nella notte tra sabato santo e la domenica di Pasqua si dormirà 60 minuti di meno. Alle due del mattino di domenica 31 marzo scatterà infatti lo spostamento delle lancette degli orologi, che dovranno essere regolati un’ora avanti. Si tornerà all’ora solare domenica 27 ottobre. Un’ora di sonno in meno, dunque, ma un’ora di luce in più: domenica, ad esempio, il sole tramonterà attorno alle 18.30, ma grazie all’ora legale gli orologi segneranno le 19.30.

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Musei aperti in tutta Italia


Turisti nel piazzale degli Uffizi a Firenze in una foto d'archivio  
Turisti nel piazzale degli Uffizi a Firenze in una foto d'archivio

di Silvia Lambertucci
ROMA - Il Colosseo con i Fori e il Palatino, il Pantheon, la Galleria Borghese, Palazzo Barberini a Roma. E poi ancora gli Uffizi a Firenze, le Gallerie dell'Accademia a Venezia, la Certosa e il Museo di San Martino a Napoli, gli Scavi di Pompei ed Ercolano. Sole o pioggia che sia, sarà una Pasqua a porte aperte, quest'anno, nella maggior parte dei principali musei e siti archeologici statali. Lo ricorda il Mibac che pubblica sul suo sito online il lunghissimo elenco delle aperture previste sia per domenica che per il Lunedì dell'Angelo.

Dall'Abbruzzo, che riesce ad aprire anche la grandiosa Abbazia di san Clemente a Casauria, all'Emilia Romagna, dove si può entrare pure nel Palazzo Ducale di Sassuolo, le occasioni sono tante persino nelle regioni terremotate. Mentre in Calabria, nella Sibari allagata dal Crati e invasa dal fango lo scorso 18 gennaio, si può comunque visitare il Museo archeologico. L'elenco si allunga enormemente in regioni come la Campania, dove le aperture sono oltre cinquanta con tutti i grandi classici a disposizione, da Napoli con Palazzo Reale, Capodimonte, Castel Sant'Elmo - tanto per citarne alcuni- a Capri, dove si possono visitare la Grotta Azzurra, Villa Jovis e la Certosa di San Giacomo, a Caserta, dove sono aperti i cancelli della Reggia e del suo favoloso parco. Infinite possibilità (oltre 70) anche nel Lazio, con le tante aperture romane, da Castel Sant'Angelo al Maxxi, dal Vittoriano al Museo Etrusco di Villa Giulia. O in Toscana con il Museo Nazionale del Bergello, il circuito museale del Giardino di Boboli, la Galleria palatina a Firenze, il Museo nazionale della Certosa Monumentale di Pisa, la Pinacoteca nazionale di Siena.

Nelle Marche sono aperti il museo archeologico nazionale di Ancona, la Rocca demaniale di Gradara, la Galleria Nazionale di Urbino. A Trieste, come da tradizione, si può fare una passeggiata al Castello della principessa Sissi, a Miramare, con il suo grande parco affacciato sull'adriatico. In Piemonte porte aperte al Castello di Moncalieri o a Palazzo reale, la Galleria Sabauda, la Villa della Regina, il Museo delle Antichità di Torino. In Lombardia ci sono le grotte di Catullo e il Castello Scaligero a Sirmione, il Cenacolo e la Pinacoteca di Brera a Milano, il Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Anche al Sud, in Puglia abbondano i castelli, da quello Svevo a Bari a quello di Trani o Castel del Monte di Andria. E in Sardegna, oltre ai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari, è aperto anche il Compendio garibaldino di Caprera.

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Quirinale, Napolitano esclude dimissioni: "Penso di poter contribuire fino all'ultimo"


ROMA - Giorgio Napolitano non si dimette perché "penso di poter contribuire fino all'ultimo giorno del mio mandato" a trovare una soluzione alla situazione di stallo determinata dalle elezioni politiche. Lo ha spiegato lo stesso capo dello Stato con una breve comunicazione alla sala stampa alla Vetrata del Palazzo del Quirinale.

"Persistono posizioni diverse sul governo", ha spiegato il presidente annunciando però che "continuo a esercitare il mio mandato fino all'ultimo giorno come il senso dell'interesse nazionale mi suggerisce". "Non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l'Italia attraversa", ha aggiunto.

Malgrado il capo dello Stato non abbia voluto assolutamente negare la gravità della situazione, ha però inteso rassicurare ancora una volta sulle capacità di tenuta del Paese. Il Governo Monti, ha ricordato, è "operativo" e "tuttora in carica", è "dimissionario ma non sfiduciato dal Parlamento". "Il Governo - ha preannunciato - sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia, d'intesa con la Ue e con l'essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall'onorevole Giorgetti".
 
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Benefici olio d'oliva derivano anche da suo profumo

Milano - I benefici dell'olio d'oliva non stanno solo nel suo contenuto, e nell'abbondanza di antiossidanti e acido oleico (grasso monoinsaturo che protegge il cuore), ma anche nel suo profumo e aroma, che aumenterebbe la sensazione di sazieta' dopo il pasto. E' quanto sostiene uno studio tedesco di cui parla il 'New York Times'.

Una caratteristica questa, riscontrata nell'olio extra vergine di oliva, rispetto ad altri olii. Tuttavia, aggiungendo il profumo di olio d'oliva sul cibo, con un estratto aromatico, si riduce la quantita' di calorie assunta dalle persone e si migliora la risposta del sangue allo zucchero. Olfatto e gusto, si sa, sono due sensi strettamente connessi. Gia' precedenti studi avevano mostrato che manipolando l'aroma di alcuni cibi si poteva influenzare la quantita' di cibo che si sceglie di mangiare. Intensificando l'aroma o l'odore di un dessert, ad esempio, si spinge le persone a fare morsi piu' piccoli. Secondo i ricercatori l'impatto del profumo dell'olio d'oliva e' da attribuire a due composti di cui e' particolarmente ricco quello italiano, e che ricorda l'odore dell'erba appena tagliata.

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Napolitano, al via la conferenza stampa

 
Napolitano: resto fino all'ultimo giorno 
 
"Continuo ad esercitare fino all'ultimo il mio mandato, non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l'Italia attraversa". Lo afferma il presidente Giorgio Napolitano al Quirinale.

CRIMI, NAPOLITANO CI HA ESCLUSO GOVERNO NON POLITICO "Il Presidente Napolitano ha nettamente escluso" l'eventualità di un governo tecnico, sostenendo che "l'unico governo che può essere formato non può essere altro che un governo politico". Lo scrive sul profilo Facebook Vito Crimi, capogruppo in Senato del M5S.

PD: E.LETTA, NON IDONEO UN GOVERNISSIMO - "I contrasti aspri tra le forze politiche - ha detto Enrico Letta, vicesegretario del Pd, dopo l'incontro con il presidente Napolitano al Quirinale - rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali".  "Al presidente della Repubblica confermiamo fiducia piena e profonda gratitudine - ha aggiunto Letta. 'Non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che prenderà".  "L'idea di rivotare con l'attuale legge elettorale è profondamente sbagliata". "I troppi 'no' ascoltati nei giorni scorsi, a cui si aggiungo i 'no' di stamattina, e cioé 'no' a un governo istituzionale o a un governo del presidente, oltre a quelli ascoltati nelle consultazioni, rischiano di negare quel cambiamento" la cui richiesta era emersa dalle urne.  "I troppi 'no' ascoltati nei giorni scorsi, a cui si aggiungo i 'no' di stamattina, e cioé 'no' a un governo istituzionale o a un governo del presidente, oltre a quelli ascoltati nelle consultazioni, rischiano di negare quel cambiamento" la cui richiesta era emersa dalle urne, ha sottolineato Letta.

M5S, DISPONIBILI A GOVERNO 5 STELLE  - 'Siamo disponibili ad un governo 5 stelle'. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma". Lo ha detto Vito Crimi al termine delle consultazioni al Quirinale. 'Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici'. "Abbiamo ribadito quanto già detto nella precedente consultazione e cioé che siamo disponibili a formare un governo Cinque Stelle e rilanciamo questa opportunità". Ha detto Crimi. "Un governo che - ha aggiunto - possa immediatamente avviare alcune iniziative come il reddito di cittadinanza e il rilancio delle pmi".

"Non è un'ipotesi che abbiamo in campo... Nel momento in cui dovesse essere fatto un nome...". Così il presidente del gruppo parlamentare del Senato di M5S ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se avrebbero dato la fiducia a "un governo istituzionale del presidente". Quale è il candidato premier del M5S? "Per noi l'importante è il progetto politico che si riassume nei 20 punti del programma . Il nome del candidato premier non è essenziale". Così risponde la capogruppo del M5S Roberta Lombardi alle domande dei giornalisti al Quirinale. Sarà per l'importanza del luogo, il Quirinale, o per la solennità dell'occasione, le consultazioni, anche il grillino Vito Crimi si 'abbandona' al gergo istituzionale e nel riferire la posizione del M5S chiama "onorevole" la 'collega' Roberta Lombardi. 'Richiamato all'ordiné dai cronisti ai quali non è sfuggita la piccola gaffe, Crimi si corregge, sorridendo: "Ah già è vero, lei è una cittadina...". La Lombardi davanti ai flash sorride soddisfatta. "Mai parlato di governo pseudo-tecnico". Lo ha affermato Beppe Grillo chiamando Sky tg 24.

ALFANO, CI RIMETTIAMO A VALUTAZIONI NAPOLITANO  - "Il tentativo del Pd di scaricare su altri responsabilità che sono tutte e solo sue - aggiunge il segretario del Pdl - è un' ulteriore prova della mancanza di visione e di sensibilità all'interesse nazionale di Bersani, del suo partito e dei suoi alleati. Mai e in nessun caso il Capo dello Stato, nei colloqui con noi, ha preso in considerazione e quindi neppure avanzato ipotesi di cosiddetti 'Governi del Presidente' o 'istituzionali' o "tecnici", che avrebbero visto comunque la contrarietà non solo nostra, ma della enorme maggioranza degli italiani, dopo la fallimentare esperienza del governo Monti". "A questo punto - osserva - la responsabilità ricade unicamente e storicamente sul Pd. E' bene avere chiari tutti i passaggi di questa vicenda: dopo il sostanziale pareggio elettorale, il Pdl ha subito manifestato attenzione all'esigenza di garantire governabilità al Paese attraverso una grande intesa tra le forze maggiori, in primo luogo per corrispondere alla necessità di alleggerimento fiscale e di rilancio dell'economia che sale dal Paese". "E' questo il cambiamento che l'Italia attende - conclude - a ciò il Pd ha risposto dicendo sempre e solo no; occupando tutte le cariche istituzionali; inseguendo ogni giustizialismo; facendosi umiliare dai grillini; rifiutando ogni analisi seria sulla drammaticità della situazione economica delle famiglie e delle imprese. Ora il Pd raccoglie ciò che ha seminato. A questo punto, ci rimettiamo con fiducia alle valutazioni del Presidente Napolitano".

VENDOLA, SOLUZIONE PIU' IDONEA E' INCARICO A BERSANI  - "Abbiamo ritenuto di sottolineare ancora una volta che la soluzione più idonea a traghettare l'Italia fuori da questo avvitamento e pantano è nel conferimento dell'incarico a Bersani". Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola al termine della consultazione con Napolitano. "Riteniamo interdetta qualunque possibilità di un governo di larghe intese".

"Il Pdl - dice ancora Vendola - non é alleato possibile, tanto più in una situazione come quella in cui si trova oggi l'Italia".

SCELTA CIVICA, GOVERNO STABILE E IN TEMPI CERTI - "La chiusura delle diverse forze politiche per interessi di parte e divisioni ideologiche impedisce che si formi un governo stabile, mentre noi riteniamo che sia una necessità un governo stabile in tempi certi". Lo ha detto il coordinatore di Scelta Civica Andrea Olivero dopo le consultazioni al Quirinale. "Scelta Civica si impegna con grande determinazione a fare tutto ciò che è necessario senza chiedere nulla ma siamo disponibili a seguire chi vuole cambiare il paese". "Abbiamo proposto al capo dello Stato ai avviare delle esplorazioni per verificare le compatibilità programmatiche e le soluzioni per possibili convergenze". Ha affermato Olivero.

CASA BIANCA: NON COMMENTIAMO,SPETTA A ITALIANI 
- "A questo punto ci riserviamo di commentare: lasciamo agli italiani le decisioni che ritengono appropriate per determinare la leadership del loro paese". Così il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, risponde ai giornalisti - a bordo dell'Air Force One - che gli chiedevano se gli Usa fossero preoccupati per la situazione politica italiana.

CEI, STOP A GIOCHI RUOLO O NAVE VA A PICCO - Basta "con i giochi di ruolo" o c'é il rischio che "per difendere l'interesse di una parte, la nave vada a picco": serve "una soluzione politica - provvisoria per quanto si voglia - capace di far uscire il Paese dalle secche". Lo afferma il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, in un'intervista al Sir.

BERLUSCONI: SOLO LARGHE INTESE - Nel primo colloquio di Giorgio Napolitano per uscire dallo stallo politico-istituzionale che ha portato al 'congelamento' dell'incarico di Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Ribadiscono che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd.

Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale - secondo il Cavaliere - non c'é alternativa, se non il voto anticipato. Ma il Pd, intravedendo il rischio di un 'abbraccio mortale' dell'ex premier, sbarra immediatamente la porta: "Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico", afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl.

Il Cavaliere era accompagnato dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, e dalla delegazione leghista guidata da Roberto Maroni. "Abbiamo manifestato la nostra posizione che è la posizione di sempre", premette l'ex premier. "E nell'interesse del Paese si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione" al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica. Guidato da chi? gli chiedono i giornalisti. "Il Pd avanzi una candidatura. Ci va bene quella del segretario Bersani, così come altre candidature", risponde Berlusconi, dicendosi pronto a incontrare gli altri partiti per concordare i "provvedimenti urgenti" che si impongono per affrontare "la difficilissima situazione dell'economia". Il Cavaliere sbarra la strada a nuovi tentativi sul 'modello Monti': il prossimo governo "deve essere politico''. Parole che rischiano di complicare anche l'ipotesi di un 'governo del presidente'. 

SERRACCHIANI, PIANO B DEL PD SI CHIAMA MATTEO RENZI
- "Il Piano B nel Partito Democratico c'é già ed ha un nome: Matteo Renzi, anche da subito, anche da stasera. Il tema vero è se lui accetterebbe in questo momento, ma il PD deve spendere il suo nome". Così Debora Serracchiani, eurodeputata del PD e candidata alla Presidente del Friuli Venezia Giulia, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora', condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

BRUNETTA, NO A ESECUTIVO DEL PRESIDENTE 
- "Non c'é alcun governo del Presidente, non ci interessa": così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, ribadisce la posizione del centrodestra, cioé a favore di un governo politico di grande coalizione. "Ho trovato Napolitano molto lucido, determinato e consapevole della situazione", aggiunge a Tgcom24.

GRASSO, SENZA GOVERNO PARLAMENTO NON PUO' LAVORARE -  "Mi aspetto che finalmente questo paese abbia un Governo" perché "senza è impossibile" far lavorare il Parlamento: lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso in visita a Palermo.


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Presidente da Itália pode renunciar, diz imprensa





Renúncia ajudaria a tentar resolver impasse político que paralisa país.
Napolitano está impedido pela Constituição de dissolver o Parlamento.

Do G1, em São Paulo

O presidente da Itália, Giorgio Napolitano, poderia renunciar para tentar resolver o impasse político que paralisa o país desde fevereiro, informou neste sábado (30) a imprensa italiana.
Napolitano convocou entrevista, mas não detalhou o tema.

A renúncia ocorreria porque Napolitano, pelo fato de estar nos meses finais de seu mandato, não pode constitucionalmente dissolver o Parlamento para convocar novas eleições parlamentares, após o fracasso, na véspera, de uma segunda rodada de negociações com líderes partidários para tentar formar um novo governo.

O presidente da Itália, Giorgio Napolitano, anuncia neste sábado (22) em Roma a dissolução do Parlamento (Foto: AFP) 
O presidente da Itália, Giorgio Napolitano (Foto: AFP)

 

sexta-feira, 29 de março de 2013

Reunião do presidente da Itália com principais líderes partidários fracassa

Napolitano pediu mais tempo para negociar acordo para formar governo.
País vive limbo político desde equilibradas eleições de fevereiro.

Do G1, em São Paulo

O presidente da Itália, Giorgio Napolitano, não conseguiu formar um novo governo para o país, após uma segunda rodada de negociações com os principais líderes partidários nesta sexta-feira (29).

Napolitano, segundo um porta-voz, pediu "mais tempo" para costurar um acordo.

Não foi divulgado um prazo.

A Itália vive um impasse político desde as eleições parlamentares de fevereiro, que terminaram sem que nenhum partido conseguisse uma maioria clara e suficiente para governar.

Os principais líderes políticos se reuniram nesta sexta com Napolitano que tenta encontrar uma saída para o impasse após o fracasso do líder do Partido Democrático, Pier Luigi Bersani, em conseguir o apoio necessário para formar um governo estável.

O chefe de Estado se reuniu por último com os líderes do Partido Democrático, que contam apenas com a maioria na Câmara dos Deputados.

"Propusemos uma convenção constituinte para que seja resolvido o impasse em que a Itália se encontra", declarou Enrico Letta, vice-presidente do partido e braço direito de Bersani.

Letta considera fundamental "reduzir o número de províncias, adotar uma nova lei eleitoral e diminuir o número de parlamentares", entre os pontos mencionados.

O dirigente do PD descartou qualquer aliança com a direita do magnata das comunicações Silvio Berlusconi.

"Não é a solução idônea para sair da situação", afirmou Letta, que afirmou claramente que seu partido apoiará 'de forma responsável' as decisões que Napolitano tomar.

Letta lamentou os "não" recebidos pelo projeto de Bersani, o que coloca em perigo o desejo de "mudança" manifestado claramente pelos italianos através do voto, disse.

Como é a Páscoa na Itália

 
 

Colomba pascuale 
 
Dentre as muitas lendas sobre a origem da Colomba Pasquale, uma delas diz que o bolo em forma de pomba, simbolizando a paz, impediu a invsão da cidade Pavía, no norte da Itália 

A Itália é, sem dúvida, um país religioso e principalmente os ritos católicos têm um papel muito importante na vida do seu povo. Nem poderia ser diferente: são séculos de tradição desde que Roma passou a ser a sede da Igreja Católica. Até hoje,memórias daqueles tempos nos assaltam quando, por exemplo, caminhamos pelas pedras do calçamento da Via Appia Antica ou visitamos as suas catacumbas. É impossível ignorar esse passado!

A Páscoa na Itália é um momento de grandes comemorações quando o sagrado, o profano e o folclore se misturam. É neste momento que a Paixão e Ressurreição de Cristo se mesclaram com antigos ritos pagãos de chegada da primavera, celebrando vida e fartura. Esta complexa trama de heranças culturais e raças deu origem ao que hoje conhecemos como Itália.

A Páscoa italiana não termina no domingo: a segunda-feira, pasquetta, é feriado e a tradição recomenda piqueniques, passeios pelo centro da cidade, visitas a pontos turísticos e reuniões familiares. Este é o ápice das celebrações de chegada da primavera.

Conta a tradição que os antigos romanos já comemoravam no período da Páscoa um culto à fertilidade. As crianças tinham que procurar ovos escondidos em suas casas e recebiam doces como prêmio, costume bem comum entre nós até bem pouco tempo atrás. Promoviam também a ”rolagem”, uma espécie de gincana, vencida por quem rolasse mais ovos sem quebrar percorrendo a maior distância.

Hoje em Roma as comemorações são bem diferentes. A solenidade e a austeridade da liturgia da Páscoa se desenrolam no Vaticano, com suas cerimônias, procissões e a missa festiva oficiada pelo Papa e acompanhada por milhares de peregrinos do mundo inteiro. A apoteose das celebrações da Semana Santa é a benção anual Urbi et Orbi, na Praça de São Pedro.

Mas, passada a dor e a tristeza da Paixão, como os romanos de hoje festejam a ressurreição?

Aqui entra o outro lado italiano mais prosaico, mas não menos espetacular: o comer bem! O domingo de Páscoa começa com o café da manhã especial que representa a primeiro alimento substancioso depois dos 40 dias de jejum da quaresma – cada vez menos obedecidos. É o squaglio bebida quente à base de chocolate amargo ao qual, hoje, a modernidade acrescentou creme chantilly. Mais revigorados depois do longo período que, se supõe de jejum, eles se preparam para o almoço e aí desponta como protagonista absoluto o mais que famoso abbachio (cordeirinho) preparado de várias maneiras, precedido de antepastos, um primo piato (primeiro prato), seguido de vários tipos de queijo, frutas, chocolates e a imprescindível colomba pascal, tudo regado a excelentes vinhos! São almoços que chegam a durar três horas com as famílias reunidas em torno da grande tavolata (uma mesa de almoço ou jantar festivo com muita gente).

A propósito, qual a origem da Colomba Pasquale? São várias as versões, mas parece que a mais verossímil conta que a cidade de Pavía, no norte da Itália, estava para ser saqueada no século 6 pelos soldados de Alboino, rei dos Lombardos. Apavorado com esta perspectiva, um padeiro da cidade resolveu fazer um bolo em forma de pomba – simbolizando a paz e com ele presenteou os invasores, que gostaram tanto da iguaria que decidiram poupar a cidade.

Mais uma prova do quanto a comida faz parte da história da Itália e da vida dos italianos!

Encastelada nas montanhas Dolomitas, no extremo norte da Itália, em Val Gardena uma antiga tradição até hoje faz parte das comemorações da Páscoa, chamada Ji a ueves no dialeto local.

Na pequena vila, no dia 19 de março—dia de São José, os solteiros da cidade vão à casa das solteiras e encomendam ovos pintados que depois irão recolher na segunda feira de Páscoa. Se algum deles interessar a uma das solteiras, ela pintará o ovo diferente de todos os outros, para que o pretendente saiba que é correspondido. Os ovos que não forem entregues não poderão ser comidos e devem ser enterrados sob a neve que nesta época do ano ainda cobre toda a região. Mais tarde, com a chegada da primavera, e a neve derretendo a criançada se diverte encontrando os ovos que não cumpriram a missão de juntar dois apaixonados!

No coração da Itália existe uma curiosíssima comemoração pascal: na Piazza del Duomo de Florença a população se reúne, especialmente os camponeses de toda a região e um grande número de turistas. O clima é de festa enquanto se aguarda a chegada de um carrinho, puxado por quatro bois brancos, enfeitados com flores e adereços coloridos, e acompanhado de um grande cortejo.

O espetáculo vai começar! Os bois são desatrelados e o carrinho, posicionado entre o Batistério e a Catedral, está carregado de pólvora e é ligado por uma corda à igreja, de onde é disparada uma fagulha em forma de pomba, que chegando até o carro, provoca uma explosão.

É o Scoppio del Carro (explosão do carro) que se mantém praticamente inalterado desde a época da primeira Cruzada, no ano de 1007, para comemorar a entrada do primeiro cristão em Jerusalém, justamente um florentino: Pazzino de’ Pazzi.

A partir do século 15 a comemoração assumiu o aspecto atual e nela existe um sentido quase pagão, pois representa também, especialmente para os camponeses, um rito de oferenda pela fertilidade, pela chegada da primavera e para garantir uma boa colheita.

Depois da queima do carro, os florentinos costumam tomar o chamado Vin Santo (vinho santo) tradicional em toda a Toscana, acompanhando os famosos Cantuccini, biscoitos de amêndoas embebidos no doce vinho, chamado de santo, porque as uvas, colhidas há quatro meses e postas para secar, estão prontas para vinificar em março, próximo à Páscoa.


Pastiera napolitana
A Pastiera di Grano é uma torta à base de trigo, ricota, açúcar e ovos bastante comum na cidade de Nápoles - Crédito: Thinkstock

A cidade aos pés do Vesúvio, no sul da Itália, além das procissões e festejos do domingo da Páscoa é a conhecida por ter criado a conhecida Pastiera di Grano. Esta torta à base de trigo, ricota açúcar e ovos, confeccionada seguindo tradições ancestrais, é obrigatória em todas as casas napolitanas e, segundo as lendas, já era saboreada nas festas pagãs de primavera.

Também de Nápoles veio a Torta Pasqualina, hoje difundida por todas as regiões do país, na qual ovos inteiros são assados junto com a massa e o recheio da torta.

CHIETI
A pequena cidade na região dos Abruzzi, no alto de uma colina de onde se descortina um visual de tirar o fôlego, é uma das mais antigas cidades da Itália. Diz a lenda que teria sido fundada por Aquiles em 1118 a.C.! Haja história e tradições!

Uma delas que se repete há séculos é a procissão dos Incappucciati (encapuzados) que lembra, e muito, as manifestações da Ku Klux Klan!

Homens inteiramente cobertos por um capuz e uma capa como sinal de humildade – uma herança da época em que poderosos patrões e simples camponeses eram momentaneamente iguais -, desfilam lentamente pelas ruas estreitas do centro histórico ao som da triste música sacra. A lúgubre procissão à luz de tochas é uma imagem impressionante.

No domingo de Páscoa a cidade se veste de cores como contraponto ao luto da sexta-feira.


Cannoli siciliani
Cannoli, doce típico siciliano - Crédito: Thinkstock

CALTANISSETA
Em Caltanisseta, na Sicília, considerada a mais passional região italiana, a Real Maestranza, a procissão do Cristo negro da Sexta-feira Santa, é conduzida pelos fogliamari – colecionadores e vendedores de ervas selvagens, cantando lamentos em dialeto arcaico. Estes são seguidos pelas diversas maestranzas (antigas corporações de artes e ofícios), todos vestidos de preto em sinal de luto.

No domingo reina a alegria, que se expressa em abundantes almoços com uma rica variedade de massas - graças à abundância de trigo na região. Destaque para os cavateddi, feitos simplesmente de farinha de trigo e água, mas regados com suculentos molhos de agnello (cordeiro), deliciosas pizzas com muito azeite, cebolas e anchovas. De sobremesa o clássico torrone, com mel, amêndoas ou pistache.

TRAPANI
Trapani, a cidade que se estira pela costa da Sicília, fundada por gregos e utilizada como porto comercial pelos fenícios. Aqui ocorre outra grande procissão: os Misteri (Mistérios), na qual são carregados enormes e pesadíssimos troncos. Ao longo do trajeto são realizadas paradas nas estações da via-crúcis com a finalidade de pedir proteção e afastar o malocchio (mau olhado), tudo acompanhado pela população com comovente fervor.

No domingo, passado o luto, a cidade é outra: as ruas, os bares e cafeterias estão cheios de gente alegre e por onde se passa o perfume irresistível das iguarias anuncia o almoço. Os variados pratos principais são à base de cordeiro, ovos e massas. Já os famosos doces sicilianos, destacam-se os feitos com pasta de amêndoas como o pupo cu’ ova (ave com ovos, no dialeto siciliano) e uma enorme variedade de biscoitos, enfeitados com confeitos coloridos. Isso sem esquecer, é claro, os deliciosos cannoli siciliani. O ovo como símbolo de renascimento e vida é a grande estrela da culinária nesta época.

Não se esgota aqui o repertório de curiosidades da Páscoa italiana. Praticamente cada cidade, mesmo em uma mesma região, tem distintas tradições e comemorações. Todavia, sem dúvida, todas são ricas em religiosidade, tradições, simbolismos, história e lendas. É o amálgama de tudo isto que retrata a italianidade.
Muitas destas tradições chegaram até nós com os imigrantes que aqui aportaram a partir de 1875, e algumas se mantém até hoje, nas regiões por eles colonizadas.

Veja aqui a galeria com fotos de como é a Páscoa na Itália.


por Beatriz Convertino 
 Fonte: viajeaqui
http://viajeaqui.abril.com.br
 

Berlusconi quer coalizão com centro-esquerda na Itália

Roma - O ex-primeiro-ministro italiano Silvio Berlusconi afirmou nesta sexta-feira que está pronto para apoiar um governo de coalizão com o líder de centro-esquerda, Pier Luigi Bersani, mas rejeitou outra administração tecnocrata como a conduzida por Mario Monti.

"Nossa posição não mudou, nós expressamos isso com absoluta clareza ao presidente", disse Berlusconi a repórteres, após encontrar o presidente Giorgio Napolitano.

Berlusconi declarou que acredita que há espaço para um acordo em uma série de medidas para lidar com a crise econômica da Itália, mas insistiu que qualquer governo deve ser feito de partidos políticos, "dada a trágica experiência" do governo de Monti.

Roberto Maroni, líder do partido que é um aliado de Berlusconi, Liga Norte, também rejeitou outro governo tecnocrata, dizendo que é melhor ocorrer outra eleição, após as votações em fevereiro, que deixaram o país em um entrave.

(Reportagem de James Mackenzie)

www.reuters.com.br

Berlusconi: «Sì a governo di coalizione Il Pd faccia nomi, ok anche a Bersani»

«La nostra posizione è la posizione di sempre da quando si è conosciuto il risultato delle elezioni. Eravamo e siamo ancora disponibili a dare vita a un governo di coalizione cui partecipi il Pdl, il Pd, La Lega e Scelta Civica». Silvio Berlusconi, al termine della consultazione con il presidente della Repubblica, ribadisce le convinzioni della sua coalizione. Il leader del Pdl, giunto al Quirinale con Maroni, chiarisce che Pdl e Lega vogliono «un governo di larghe intese tra le forze responsabili e disponibili. Un governo assolutamente politico - spiega - visto anche l'esperienza negativa, direi tragica, del governo dei tecnici». 

Mais 

www.corriere.it

 

 

L'abbraccio mortale di Silvio

 
Berlusconi si dice pronto a sostenere un governo politico con dentro tutti i partiti. Va bene anche se lo guida Bersani. Proprio quello che il Pd non può accettare. Il Cav lo sa e si prepara alle urne con il marchio "Forza Italia". Già pronti i gadget (di A. De Angelis) 
 Il Pd: mai un governo con il Pdl. E prepara battaglia sul dopo Napolitano. In chiave interna i Giovani Turchi pronti a opporre Barca a Renzi (di Angela Mauro)
 Le consultazioni al Quirinale: nel pomeriggio i grillini ma senza Grillo (DIRETTA)
Tra i Cinque Stelle la tentazione di valutare il nome proposto da Napolitano, purché sia uno "pseudo tecnico" (di P. Salvatori) 
http://www.huffingtonpost.it/www.ansa.it 

Settimana Santa, un'Italia da scoprire

Sicilia, gli Incappucciati di Enna  
Sicilia, gli Incappucciati di Enna

(di Stefania Passarella)

C'è tutta un'Italia da scoprire nelle tradizioni della Settimana Santa. Giornate cariche di spiritualità che precedono la Pasqua. Ogni regione ha le sue antiche usanze, ogni città o borgo vive a modo suo il Giovedì Santo, il Venerdì di Passione e il Sabato di veglia. In particolare nel Mezzogiorno, con processioni e riti spesso eredità straniere. Del resto quest'anno freddo e crisi non incoraggiano grandi spostamenti e per il 70%, secondo ultime indagini, gli italiani sceglieranno di rimanere a casa oppure di fare brevi gite fuori porta.

Roma è più che mai caput mundi in questa Pasqua 2013, tra le mete preferite anche dei turisti stranieri, grazie all'elezione di Papa Francesco, che sta catalizzando la luce dei riflettori internazionali. Gli appuntamenti salienti sono la lavanda dei piedi del Giovedì Santo all'istituto penale per minori a Casal del Marmo, la Via Crucis al Colosseo la sera del Venerdì Santo. Sabato 30 la Veglia Pasquale nella Basilica Vaticana comincerà alle 20.30 con la benedizione del fuoco, l'ingresso in Basilica in processione con il cero pasquale e la Liturgia della Parola, Battesimale e Eucaristica che sarà concelebrata con i cardinali. Domenica 31, giorno di Pasqua, la Messa sarà celebrata alle 10.15 sul sagrato della Basilica di San Pietro. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica, Papa Francesco impartirà la benedizione 'Urbi et Orbi'.

Grande partecipazione popolare nei riti di tutto il Sud Italia. In Puglia gli eventi religiosi e culturali hanno una forte teatralità: i turisti sono accompagnati nelle processioni insieme ai confratelli che, con i loro abiti tradizionali, portano sulle spalle capolavori d'arte religiosa del '500-'600 in cartapesta leccese o statue lignee di scuola napoletana o veneziana. Spiccano le Passioni viventi di Alberobello, Conversano e Ginosa. Calabria, Campania, Basilicata pure hanno riti antichissimi. In Abruzzo tra processioni e veglie è singolare la rappresentazione di Sulmona, “La Madonna che scappa in Piazza” che rievoca l'incontro della Madonna con il Figlio Risorto, organizzata dalla Confraternita di Santa Maria di Loreto a Piazza Maggiore. La Settimana Santa si chiude a Orsogna, Chieti, con la processione dei Talami, quadri viventi ispirati ad episodi del Vecchio e Nuovo Testamento, il Lunedì dopo Pasqua. Anche nelle Marche ci sono rievocazioni suggestive, come la Turba di Cantiano, che inscena momenti della Passione con una tradizione che risale al 1260, oppure la rievocazione di Montalto delle Marche, con la salita della “Passeggiata del Monte”. In Umbria tantissime le rappresentazioni medievali: Assisi, Gubbio, Bevagna, Orvieto, Gualdo Tadino sono fra i centri dove assistere alle funzioni più emozionanti.

Le due grandi isole italiane sono forse le più dense di emozioni durante la Settimana Santa. Dagli incappucciati di Enna ai Diavoli di Prizzi, la Sicilia ripropone tradizioni per lo più retaggio del passato di dominazione spagnola o in alcuni casi imperniate dalla cultura arbëreshe. Manifestazione religiosa fra le più antiche d'Italia, la processione dei Misteri di Trapani è seguita ogni anno da migliaia di fedeli e turisti. Nel pomeriggio del Venerdì Santo sfilano i venti misteri, le raffigurazioni artistiche della Passione e della Morte di Cristo. Gli incappucciati di Enna sono un'altra immagine simbolo delle celebrazioni siciliane della Pasqua: le processioni culminano il venerdì santo con le due grandi processioni, una con il Cristo morto e l'altra con la Madonna Addolorata, che al ritmo scandito da marce funebri partono dai lati opposti della città e convergono verso il Duomo. Di qui il corteo degli incappucciati, centinaia di figuranti con i costumi tradizionali della confraternita di appartenenza. A Caltanissetta c'è la tradizionale processione dei Misteri inaugurata alla fine del '700 per volere della Congregazione di San Filippo Neri. Prizzi, in provincia di Palermo, è legata alla celebrazione del Ballo dei Diavoli, che incarna la lotta fra bene e male con figuranti che impersonano la Morte, vestita di giallo e munita di arco e balestra; i Diavoli, con tute rosse e i visi nascosti da maschere metalliche e corna. Si rincorrono nel borgo la domenica di Pasqua. Le celebrazioni cattoliche della Pasqua con rito greco-bizantino sopravvivono nei comuni arbëreshe di Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, San Cristina Gela, Mezzojuso e Palazzo Adriano.

La Sardegna propone una miriade di appuntamenti peculiari nella Sa Chida Santa, la Settimana Santa, da Cagliari ad Alghero. Il Giovedì Santo in tutta l'isola si rivive l'Ultima cena e si visitano i Sepolcri adornati con i nenneres, gli steli di frumento. Il Venerdì si segue il Cristo in Croce in processione nelle città e fra i momenti più toccanti c'è Su Scravamentu, l'atto con cui vengono tolti al Cristo i chiodi da mani e piedi perché possa essere deposto su una lettiga. I percorsi corali e di fede sono sottolineati dai gosos, i canti tradizionali. Epilogo di festa la domenica di Pasqua, festeggiata al grido di bibu est Deus tra lanci di fiori, musiche tradizionali e l'incontro simbolico della statua del Cristo risorto con quella di Maria, il S'Incontru. Caratteristico è quello di Oliena, dove il rito fu introdotto dagli spagnoli nel '400.

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Colle: fase cruciale di ricambio democratico Berlusconi: sì a governo di larghe intese

Dopo che ieri Pierluigi Bersani è salito al Colle per dare conto delle sue consultazioni 'non risolutive', il capo dello Stato ha deciso di verificare in prima persona se lo stallo possa o meno essere superato. Stamattina alle 11 sono cominciate le sue consultazioni flash. Dopo il Pdl nelle prossime ore Napolitano vede M5S, poi Scelta Civica e chiude con il Pd alle 18.

"Le festività pasquali ricorrono quest'annno in un momento particolarmente impegnativo per l'Italia, che affronta una fase cruciale di ricambio democratico ai vertici delle istituzioni". Lo scrive Giorgio Napolitano in un messaggio a Papa Francesco.

AL VIA CONSULTAZIONI, CAV: SOLO LARGHE INTESE - Nel primo colloquio di Giorgio Napolitano per uscire dallo stallo politico-istituzionale che ha portato al 'congelamento' dell'incarico di Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Ribadiscono che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd.

Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale - secondo il Cavaliere - non c'é alternativa, se non il voto anticipato. Ma il Pd, intravedendo il rischio di un 'abbraccio mortale' dell'ex premier, sbarra immediatamente la porta: "Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico", afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl.

Intanto, però, dopo un colloquio telefonico fra Grillo e Napolitano, nel Movimento Cinque Stelle si ragiona sull'appoggio ad un candidato "pseudo tecnico". La linea del Movimento sarà però decisa al termine dell'incontro fra i capigruppo di M5S e una rappresentanza di parlamentari 'grillini', tenutasi in stretto collegamento con l'ex comico. Grillo non salirà al Quirinale.

Dove invece si è recato il Cavaliere, accompagnato dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, e dalla delegazione leghista guidata da Roberto Maroni. "Abbiamo manifestato la nostra posizione che è la posizione di sempre", premette l'ex premier. "E nell'interesse del Paese si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione" al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica. Guidato da chi? gli chiedono i giornalisti. "Il Pd avanzi una candidatura. Ci va bene quella del segretario Bersani, così come altre candidature", risponde Berlusconi, dicendosi pronto a incontrare gli altri partiti per concordare i "provvedimenti urgenti" che si impongono per affrontare "la difficilissima situazione dell'economia". Il Cavaliere sbarra la strada a nuovi tentativi sul 'modello Monti': il prossimo governo "deve essere politico, vista l'esperienza tragica del governo tecnico". Parole che rischiano di complicare anche l'ipotesi di un 'governo del presidente'. 

SERRACCHIANI, PIANO B DEL PD SI CHIAMA MATTEO RENZI
- "Il Piano B nel Partito Democratico c'é già ed ha un nome: Matteo Renzi, anche da subito, anche da stasera. Il tema vero è se lui accetterebbe in questo momento, ma il PD deve spendere il suo nome". Così Debora Serracchiani, eurodeputata del PD e candidata alla Presidente del Friuli Venezia Giulia, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora', condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

BRUNETTA, NO A ESECUTIVO DEL PRESIDENTE 
- "Non c'é alcun governo del Presidente, non ci interessa": così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, ribadisce la posizione del centrodestra, cioé a favore di un governo politico di grande coalizione. "Ho trovato Napolitano molto lucido, determinato e consapevole della situazione", aggiunge a Tgcom24.

GRASSO, SENZA GOVERNO PARLAMENTO NON PUO' LAVORARE -  "Mi aspetto che finalmente questo paese abbia un Governo" perché "senza è impossibile" far lavorare il Parlamento: lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso in visita a Palermo.

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Papa: prima via crucis al Colosseo


di Fausto Gasparroni
Uno dei momenti cruciali tra i riti che conducono alla Pasqua, la tradizionale Via Crucis al Colosseo, vedrà domani sera papa Francesco uscire per la sua seconda volta in mezzo ai fedeli nella città di Roma. Sarà quindi un nuovo bagno di folla per il nuovo Pontefice, in un momento però caratterizzato da raccoglimento e profonda riflessione, che vede la comunità cristiana ricordare la Passione e morte di Gesù. Al centro del rito - trasmesso come sempre in Mondovisione - vi saranno anche le sofferenze dei cristiani, raccontate nelle riflessioni di due giovani libanesi, scritte sotto la guida del patriarca maronita card. Bechara Rai. Nelle 14 stazioni la Croce sarà portata dal cardinale vicario Agostino Vallini, da due famiglie provenienti dall'Italia e dall'India, da un disabile accompagnato da volontari dell'Unitalsi, da due seminaristi cinesi, da due frati francescani della Custodia di Terra Santa, da due suore dell' Africa e da altre due del Libano, da due giovani del Brasile. Le torce accanto alla Croce saranno invece portate da due giovani della Diocesi di Roma e da due giovani libanesi. Ad accompagnare il rito, anche il canto di un coro proveniente dal Libano. "Qual è la strada per la vita eterna? Gesù ha risposto a questa domanda, che brucia nel più profondo del nostro essere, percorrendo la via della croce": hanno inizio con queste parole le meditazioni che saranno lette al Colosseo. Numerosi sono nel testo i rimandi all'Esortazione apostolica post-sinodale di Benedetto XVI "Ecclesia in Medio Oriente". La chiamata a seguire il Signore "é rivolta a tutti, in particolare ai giovani e a quanti sono provati dalle divisioni, dalle guerre o dall'ingiustizia e che lottano per essere, in mezzo ai loro fratelli, segni di speranza e operatori di pace". I messaggi sfiorano ogni categoria di persone. Si sottolinea che sono molti coloro che "impegnano la loro autorità al servizio dell'ingiustizia e calpestano la dignità dell'uomo e il suo diritto alla vita", concludendo con l'invito perché i sono detentori del potere "governino nella giustizia". Un pensiero alle famiglie si trova nella IV stazione: "Nelle nostre famiglie proviamo anche noi le sofferenze causate ai figli dai loro genitori e ai genitori dai loro figli". La preghiera è che "in questi tempi difficili" i nuclei familiari possano essere "delle oasi d'amore, di pace e di serenità, ad immagine della santa Famiglia di Nazaret". In un'altra stazione si prega "per tutti i giovani che sono oppressi dalla disperazione, per i giovani vittime della droga, delle sette e delle perversioni". Lo sguardo si mantiene vigile sui tanti rischi presenti nell'odierna società, compresi il "laicismo cieco" o il "fondamentalismo violento", che "prende a pretesto la difesa dei valori religiosi". Un "no" chiaro viene rivolto anche a "tutti coloro che promuovono l'aborto" o ai "difensori dell'eutanasia". Costante, infine, è il riferimento alle popolazioni del Medio Oriente, "terra lacerata dall'ingiustizia e dai conflitti". Nella penultima stazione la preghiera è "per le vittime delle guerre e della violenza che devastano, in questo nostro tempo, vari Paesi del Medio Oriente, come pure altre parti del mondo". L'auspicio è che "gli sfollati e i migranti forzati possano tornare al più presto nelle loro case e nelle loro terre". Intensa l'invocazione: "Fà, Signore, che il sangue delle vittime innocenti sia il seme di un nuovo Oriente più fraterno, più pacifico e più giusto, e che questo Oriente recuperi lo splendore della sua vocazione di culla di civiltà e di valori spirituali ed umani". Al termine, poi, sarà il Papa a rivolgere la sua parola ai fedeli

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Sbarchi a Lampedusa, 260 migranti su 3 barconi


Sbarchi a Lampedusa, 260 migranti su 3 barconi
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - Sono complessivamente 260 i migranti intercettati su tre barconi e sbarcati la notte scorsa a Lampedusa (Ag). Tutti sono stati portati nel centro d'accoglienza di contrada Imbriacola che era vuoto.

Nel primo barcone soccorso ad 80 miglia dall'arcipelago delle Pelagie, c'erano 98 persone; nel secondo, bloccato a 100 miglia ve ne erano 131; nell'ultimo, agganciato a 40 miglia, c'erano 31 nordafricani, fra cui sei donne. Al momento, non ci sono altri avvistamenti in corso.

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Pier Luigi Bersani renuncia a encargo de formar governo

Roma - O líder da bancada de centro-esquerda da Itália, Pier Luigi Bersani, informou ontem(28) o presidente da República, Giorgio Napolitano, que não conseguiu criar um consenso entre as outras forças políticas suficiente para formar um governo.
  
Bersani, secretario do Partido Democrático (PD), tinha recebido o encargo por Napolitano para formar o novo governo italiano, e por obter esse resultado ele consultou todas as forças políticas eleitas no Parlamento italiano.
  
O PD é o partido italiano que recebeu mais votos nas eleições gerais de 24 e 25 de fevereiro, obtendo a maioria dos assentos na Câmara dos Deputados, mas não no Senado da Republica, aonde a situação é de empate técnico entre o PD, o Povo da Liberdade (PDL) do ex-primeiro ministro Silvio Berlusconi, e o Movimento 5 Estrelas (M5S) do ex-comediante Beppe Grillo, todos com cerca de 30% dos senadores.
  
E foi a recusa do próprio M5S de criar uma aliança com Bersani que levou o secretario do PD a renunciar ao cargo de formar o novo executivo italiano.
  
Segundo a constituição italiana, o Presidente da Republica nomeia o primeiro-ministro e todos os ministros após as consultas com todas as forças políticas.  

Da www.ansalatina.com.br

Exposição: Pintura Italiana no Entreguerras - abertura 28/03 às 19h no MAC USP

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quarta-feira, 27 de março de 2013

Cadernos Genealógicos - lançamento


Colégio Brasileiro de Genealogia


GLOSSÁRIO GENEALÓGICO E HISTÓRICO
COLEÇÃO CADERNOS GENEALÓGICOS CBG - LANÇAMENTO


O Colégio Brasileiro de Genealogia tem a alegria e o orgulho de anunciar o lançamento do primeiro volume de sua recém-criada "Coleção Cadernos Genealógicos CBG".

A Coleção, idealizada durante a primeira gestão de Carlos Eduardo Barata em 2006, por motivos vários somente agora teve condições de ser efetivada.

E inicia-se com uma obra de fôlego, composta durante anos com paciência e tenacidade por seu autor, nosso confrade CBG, Sócio Adjunto, HUGO FORAIN JUNIOR. 


Na Introdução, ele mesmo define seu trabalho e revela seu objetivo: 
Esta obra não é dicionário. É um elucidário dirigido a genealogistas e historiadores, sejam eles iniciantes ou mais experientes e destina-se, particularmente, à explicação de termos mal conhecidos. Seus verbetes são palavras, expressões, frases e citações, encontrados principalmente em trabalhos genealógicos. Estão presente em assentos civis e religiosos (fontes primárias), em obras de Genealogia, História e Heráldica (fontes secundárias) e também em avisos fúnebres. 

O objetivo de reunir numa só publicação tais verbetes é o de proporcionar maior agilidade, rapidez e entendimento nas leituras genealógicas e históricas.A Diretoria CBG sente-se muito feliz em levar a público sua nova Coleção, que teve o envolvimento e o entusiasmo de todos os dirigentes desde 2006, e que hoje se inaugura de maneira brilhante com uma obra de tal envergadura, fruto da dedicação do autor, e imprescindível auxiliar a todos aqueles que pesquisam História da Família e História em geral.

Informamos que o amigo, confrade e Conselheiro Fiscal Forain cedeu ao CBG os direitos patrimoniais sobre o Glossário. E pedimos que seja divulgado o seu lançamento nos meios de cultura, em especial de História da Família nos quais convivam e dos quais participem associados e amigos.

Dados do Glossário:
Numero de páginas: 178
Formato: 21 x 28 cm
Peso: 478 g
Tipo de Capa: cartão
Acabamento: brochura sem orelha
Papel: Offset 75g
Miolo: Preto e branco

Editora PerSe, de São Paulo - capital
Link direto para aquisição:
 
Basta clicar aí mesmo, no endereço azulzinho, que será direcionado ao livro, para aquisição. Vai ser pedido um cadastro com nome e endereço para entrega do exemplar diretamente em sua casa.
Há diversas formas de pagamento, inclusive parcelamento no cartão de crédito.
Editora idônea e compra segura.
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Chanceler italiano renuncia por caso de fuzileiros na Índia

Roma - O ministro das Relações Exteriores da Itália, Giulio Terzi di Sant'Agata, apresentou sua renúncia ontem(26) durante uma audiência na Câmara dos Deputados sobre a situação dos dois fuzileiros navais italianos presos na Índia.
 
O ministro declarou que não pode fazer mais parte do governo porque está em desacordo com a decisão de mandar de volta os fuzileiros navais a Índia, após a Itália ter declarado que eles não teriam regressado ao país no final de um período de licença obtida em ocasião das eleições gerais de 24 e 25 de fevereiro.
 
"Eu me demito em desacordo com a decisão de mandar de volta os fuzileiros na Índia. As reservas que expressei não produziram nenhum efeito e a decisão foi outra", declarou Terzi.
 
"Me demito porque por 40 anos eu considerei e considero hoje de forma ainda mais forte que tem que ser salvaguardada a honorabilidade do país, das forças armadas e da diplomacia italiana. Eu me demito porque sou solidário com nossos dois fuzileiros navais e com suas famílias", disse o ex-chanceler italiano.


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terça-feira, 26 de março de 2013

Receitas italianas para a Páscoa: o pão doce de Sarsina



Sarsina, é uma pequena cidade da região da Emilia-Romagna na provincia de Forlì-Cesena, muito famosa por ser a cidade natal do autor latino Tito Maccio Plauto, mas para nós a importância dela é por ter criado a “pagnotta”, uma das receitas típicas da páscoa mais famosas da região. 

Ingredientes: 2 kg de farinha, 1 kg de massa de pão fermentada, 700 gr de áçucar, 150 gr de banha de porco, 10 ovos, 3 limões ralados (a casca), 1 colher de levedo de cerveja, uva passa, 2 colheres de essencia de baunilha, sal a gosto.

Modo de preparo: Colocar a farinha numa superficie lisa de foma a deixar um buraco no meio, colocar os outros ingredientes, um de cada vez, e trabalhar a massa com as mãos, até obter uma massa lisa, depois dar a forma de cúpula e deixar fermentar por algumas horas coberta por um pano. Antigamente para fermentar a massa era comum colocá-la embaixo dos lençois e depois em cima das brasas de um aquecedor pequeno que era chamado de ‘prete’ (padre). Quando a massa tiver fermentado, transferir para uma assadeira, passar um pincel banhado com ovo batido e fazer uma cruz com uma faca. Colocar no forno à temperatura de 200° por cerca de uma hora ou até que se forme uma casca crocante e dourada.

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Colomba Pascal

A Colomba é um adereço alimentar muito presente na Páscoa.

Uma lenda conta que o rei lombardo Albuíno, raivoso com os problemas da guerra, com a resistência militar na cidade de Pavia, se acalmou e desistiu de sua vingança depois de ganhar de um padeiro de Pavia um doce em forma de pomba, preconizando a paz.

Seu sabor é suave e seu preparo é delicado. Seu gosto se diferencia do Panetone, um pão de receita semelhante, natalino, pelo uso mais acentuado de cascas de laranja cristalizadas, que substituem as uvas passas de seu irmão. Sua receita contém mais manteiga e ovos e pode receber cobertura de glacê, amêndoas ou ainda chocolate aromatizado, apresentando decorações requintadas.

Muitas histórias estão ligadas aos símbolos da Páscoa, entre elas, a colomba pascal. Ao norte da Itália, em Lombardia, vilarejo de Pavia, houve uma invasão local do exército de Albuino, o rei dos Lombardos. Um confeiteiro do local resolveu preparar um presente para o invasor. Criou um bolo diferente, preparado com ricos ingredientes e assado no formato da pomba da paz. Quando recebeu o presente, o invasor ficou encantado com o sabor do bolo e a sensível ideia e decidiu poupar o vilarejo do ataque. O bolo simboliza a vinda do Espírito Santo.

A pomba ou colomba pascal, um pão doce e enfeitado com a forma de ave, é um símbolo cristão. A forma de pomba era utilizada muito freqüentemente nos antigos sacrários onde se reservava a Eucaristia. O símbolo eucarístico se converteu logo no pão doce que costuma ser compartilhado, em alguns países europeus - especialmente na Itália - no café da manhã de Páscoa e da "Pasquetta", a segunda-feira de Páscoa.

Nos últimos anos, a Colomba Pascal já é encontrada a venda no Brasil e começa a se tornar tradição nas manhas de páscoa, assim como o panetone no natal.

Da Wikipédia

In Sicilia sulle orme dei Fenici

Mozia, nello Stagnone di Marsala (Foto: Archivio Fondazione Whitaker)  
Mozia, nello Stagnone di Marsala (Foto: Archivio Fondazione Whitaker)
 
Marsala, Palermo ma anche Selinunte, Pantelleria, Erice, Favignana, le Egadi, Castellammare del Golfo e Cefalù. Splendide destinazioni turistiche siciliane, queste località hanno anche un altro comune denominatore: quello di essere state fra i maggiori centri fenici sull'isola, snodi che assicuravano i legami dell'antico popolo di navigatori con gli abitanti locali, dai 'sicilioti' ai greci. Con la primavera sono tanti gli itinerari, a piedi o in bici, spunto per una vacanza in Sicilia sulle orme dei Fenici, tra archeologia e natura.

A promuovere la scoperta del territorio in chiave archeologica è il progetto "Rotta dei Fenici", a cura della confederazione omonima, che opera in 19 Paesi del Mediterraneo con oltre dieci percorsi tematici. Fra questi, riconosciuti dal Consiglio europeo, gli itinerari sulle grandi direttrici nautiche utilizzate dai Fenici dal XII secolo a.C. come vie di comunicazione nel Mediterraneo. La Sicilia è uno dei fulcri di queste direttrici, pre-colonizzata fra l'XI e il IX sec. a.C. per la creazione di punti di appoggio e di scambio e poi meta di sedi stabili dei Fenici dall'VIII sec. a.C. per lo più nella parte occidentale dell'isola. Colonie prima concepite come empori commerciali e poi dalla seconda metà del VI sec. a.C. trasformate in città fortificate come difesa dai Greci (mappa).

Mozia, sull'isolotto di San Pantaleo che si trova nello Stagnone di Marsala, è uno degli abitati fenici meglio conservati: aveva un collegamento alla terraferma con una strada che congiungeva l'isola con Birgi, una spessa cinta muraria con torri, un porto naturale e un bacino di carenaggio artificiale, impianti per la fabbricazione di laterizi, vasi e per la concia e tintura delle pelli, edifici templari e aree di culto. La maggior parte dei reperti del sito è conservata al Museo nazionale di Palermo e in quello locale. Castellammare del Golfo è per gli studiosi l'Emporium segestanum ricordato da autori come Cicerone e Polibio. Tracce fenicie si trovano anche a Castelvetrano, Santa Flavia sul monte Catalfano, Erice, Pantelleria. Quest'ultima isola, all'incrocio delle rotte fra Africa e Sicilia, fu scelta dai Fenici per insediarvi uno scalo stabile. Al contrario le isole Egadi, Favignana in particolare, vennero utilizzate come punti d'appoggio saltuari per le rotte commerciali o per motivi difensivi. Assieme a Mozia e Solunto, Palermo è pure annoverata da Tucidide fra le più antiche colonie fenicie in Sicilia.

Gli itinerari che consentono di scoprire queste e altre destinazioni sono molteplici, rigorosamente con sessioni di trekking oppure approfittando di percorsi ciclabili, nel rispetto della natura. Tra gli "archeotrekking" proposti dalla Rotta dei Fenici c'è ad esempio quello della "Grande farfalla" a Favignana, oltre 15 chilometri lungo il periplo orientale dell'isola per scoprirne mare e cave di tufo. Tra le tappe Cala San Nicola, antico porto fenicio, Cala Rossa, baia teatro della battaglia delle Egadi fra Cartaginesi e Romani, il Forte normanno di Santa Caterina. Si visita a piedi anche Erice, lungo le mura ciclopiche elimo-puniche, mentre all'antica colonia di Mozia si arriva in battello dalla laguna dello Stagnone di Marsala.


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Berlusconi proporá governo conjunto a Bersani

Roma - O ex-primeiro-ministro italiano Silvio Berlusconi afirmou nesta segunda-feira que proporá a formação de um governo conjunto ao líder da centro-esquerda, Pier Luigi Bersani.
  
Indicado na sexta-feira pelo presidente do país, Giorgio Napolitano, para tentar formar um novo governo, Bersani -- secretário do Partido Democrático (PD) -- começou a se reunir com representantes de partidos políticos e líderes sociais e sindicais em busca de apoio.
  
Diante disso, Berlusconi afirmou que irá propor Angelino Alfano como vice-primeiro-ministro, caso Bersani seja o novo premier da Itália. Atualmente, Alfano é o secretário do partido de Berlusconi, o Povo da Liberdade (PDL).
  
"Nós diremos a estes senhores que sentaremos nas mesas de negociações se for falado sobre um governo conjunto. Por exemplo, Alfano como vice-premier e Bersani como premier", anunciou Berlusconi.
  
O impasse para a formação de um novo governo italiano surgiu em decorrência dos resultados inconclusivos das eleições disputadas nos últimos dias 24 e 25 de fevereiro.
  
Bersani lidera a coalizão que é a primeira força política do país, com maioria absoluta na Câmara dos Deputados, mas apenas maioria relativa no Senado. 

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imagem Berlusconi, arquivo virtual Google

quinta-feira, 21 de março de 2013

Seleção italiana homenageará campeão olímpico

Roma - O amistoso entre Brasil e Itália, que será realizado hoje na Suíça, terá um minuto de silêncio em homenagem ao atleta italiano Pietro Mennea, que morreu nesta quinta-feira, aos 60 anos, em uma clínica em Roma.
  
Os atletas italianos também entrarão em campo com uma faixa preta no braço, em sinal de luto ao campeão olímpico.
  
Mennea foi campeão olímpico dos 200 metros e recordista mundial da prova por 17 anos. Medalhista de ouro em Moscou-1980, foi quatro vezes campeão e também conquistou duas medalhas de bronze olímpicas, além de uma prata e um bronze em Mundiais.
  
Após o fim de sua carreira, Mennea acabou os estudos e entrou para a vida acadêmica sendo docente da Universidade "Gabriele d'Annunzio" de Chieti-Pescara. Também militou politicamente, quando foi eleito para deputado do Parlamento Europeu entre 1999 e 2004.
  
O velório de Mennea será realizado nesta sexta-feita na sede do Comitê Olímpico Italiano (CONI), em Roma. O funeral será celebrado no sábado, dia 23 de março, na basílica de Santa Sabina, na capital italiana, informaram familiares do ex-atleta. 


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